Chiesa di “Santa Maria in Faifoli”
Lungo il sentiero che dal paese di Montagano conduce alla fondovalle del Biferno si incontra il gioiello di “Santa Maria in Faifoli”. Dagli scarsi documenti risulta difficile risalire alla data di edificazione della chiesa ma, con molta probabilità, è collocabile intorno all’XI secolo.
Attiguo alla chiesa vi era, in quanto attualmente scomparso, un monastero benedettino risalente al 1134. Dal 1456 fino al 1700 non si hanno notizie dell’abbazia che, il 5 luglio del 1705 è stata riconsacrata e restaurata ad opera del cardinale Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento e futuro Papa Benedetto XIII. Lui donò alla chiesa anche l’altare sul quale poggia un dipinto della Madonna con il Bambino.
Elemento particolarmente importante custodito all’interno di “Santa Maria in Faifoli” è una scultura in legno che rappresenta la Vergine adagiata su un tronco di quercia, con accanto due angeli. La presenza di due ganci di sostegno fa presupporre che un tempo, nel piedistallo, ci fossero pastori e animali. Tali elementi fanno rientrare la statua nella tipologia iconografica della Madonna della Transumanza, tipica di chiese o cappelle situate lungo i percorsi tratturali.